domenica 11 agosto 2013

TORTA ALLO YOGURT DECORATA CON FRUTTA


E’ la mia prima torta a due pian e l’effetto è stupendo! Per non dire il gusto, meravigliosa e non stomachevole, al contrario di certe bellezze tutto zucchero e burro…E’ un’ottima torta di compleanno o per qualsiasi occasione speciale. Non è difficile, è solo un po’ lunga perché richiede dei tempi di raffreddamento. Ma se vi organizzate un po’, farla sarà un gioco...da pasticceri!! Provate!!!


INGREDIENTI PER LA BASE
2 vasetti di yogurt naturale (normale)
3 uova grandi
3 vasetti di zucchero
½ vasetto di olio di semi
1 bustina di lievito
Un limone grattugiato
4 vasetti di farina
2 vasetti di fecola
Succo di arancia

INGREDIENTI PER LA CREMA E LA DECORAZIONE
2,5dl di panna fresca
 250g di yogurt intero naturale (greco, quello denso)
100g di zucchero a velo vanigliato,
6g di gelatina in fogli
Succo d'arancia
Qualche cucchiaio di marmellata ai mirtilli
Qualche cucchiaio di miele
250g di fragole
1 cestino di mirtilli neri
1 cestino di ribes
Zucchero semolato

PROCEDIMENTO
Per la base: unite lo yogurt alle uova e lo zucchero, mescolare bene e unire la buccia grattugiata del limone, l’olio, la farina, il lievito e la fecola.
Cuocere l’impasto a 180°diviso in due tortiere imburrate e infarinate, una da26cm, l’altra da 18cm. Meglio usare stampi con la cerniera.
Ci vorranno più o meno 25/35 minuti a seconda delle dimensioni della torta.
Lasciare raffreddare.
Io le ho preparate la sera precedente e le ho messe, una volta fredde, in un sacchettino di plastica in frigorifero, in modo che fossero ben fredde al momento della decorazione.

Per la decorazione: riunite in una ciotola lo yogurt, 1/2 bicchiere di panna, metà zucchero a velo e la vanillina e mescolate con il cucchiaio fino a ottenere una crema omogenea.
Spezzettate la gelatina e fatela ammorbidire in acqua fredda per 5 minuti. Scaldate il succo di arancia, unite la gelatina scolata e strizzata e mescolate fino a quando sarà sciolta. Incorporate la gelatina alla crema di yogurt.
Montate la panna rimasta con 40 g di zucchero a velo e amalgamatela alla crema di yogurt. Lasciate riposare mezz’oretta in frigorifero.
Pulite e asciugate bene la frutta,

Per l’assemblaggio e la decorazione: Pareggiate le due torte in modo che non ci siano montagnette, tagliatele in due dischi, e rimettete ciascuna base nello stampo a cerniera. Bagnate le basi con un po’ di succo di arancia. Spalmate la crema di yogurt e fate raffreddare in frigorifero. Spalmate di crema di yogurt anche il sopra del disco più grande. Ricomponete le due torte solo quando la crema di yogurt si sarà rappresa, ci potrebbe  volere anche 4 o 5 ore. Ricomposte le due torte, toglietele dallo stampo e riponete quella più grande nel vassoio di portata, spalmate con uno strato sottilissimo di miele l’area sulla quale volete riporre quella più piccola (così non si sposterà). Spalmate la torta più piccola sia sopra che lungo il bordo un po’ di marmellata di mirtilli e appoggiatela delicatamente su quella più grande.
Tagliate le fragole a fettine omogenee, eliminando la parte esterna. Decorate con la frutta come più vi piace, vi consiglio di mettere le fettine delle fragole lungo il lato verticale della torta  più piccola per esaltare l’altezza e nascondere magari qualche imperfezione. I mirtilli e i ribes possono essere cristallizzati passandoli nello zucchero semolato.

venerdì 26 luglio 2013

Buona fede

Alcune persone mosse assolutamente dalla buona fede sentono la necessità di trovare per forza una giustificazione per quello che capita. Alcune per esempio si chiedono "perchè a me?" Altri ricercano il modo migliore per affrontare la vita, per far si che possa essere sempre bella. Altri ancora sostengono che la bellezza della vita dipende da come uno la guarda, se le sorridi lei ti sorride...
Forse questi sono solo modi per controllare la vita, come dire, se una cosa non va e trovo il perchè, trovo una soluzione, allora potrò agire e farla andare bene.
Forse per tante cose è così, è sicuramente un bel modo di aprocciare la vita, anzi credo sia  normale, saremo ancora allo stato minerale (come dice Lorè) se non agissimo, se non provassimo a togliere quegli ostacoli che ci impediscono di andare avanti, ma agire così non rende belle le cose che sono brutte, forse le rende solo più sopportabili. Le malattie continueranno ad esserci, i tumori continuano ad esistere, le solitudini pure. I desideri comunque non si realizzeranno tutti.
E allora per far diventare sopportabile la frustrazione di non vedere realizzate le proprie aspirazioni come si fa? Non è meglio provare a pensare che non possiamo controllare ed intervenire su tutto, e accettarlo?
Poi  ben vengano sogni e speranze, avranno cittadinanza anche in luoghi tristi.
E' che a  volte i sogni si declassano e diventano fantasie....qualcosa di tecnicamente ancora possibile, ma solo con la magia. E io di maghi non ne conosco. La speranza poi...quella è un dono.
 

venerdì 24 maggio 2013

Peschine dolci


Era maggio, c’era caldo e avevo 8 anni. Facevo la prima Comunione e i miei genitori decisero che sarebbe stato bello festeggiare nel giardino di casa con tutto il parentado. Così iniziarono i preparativi. Non ricordo tanto dei giorni precedenti, né del giorno stesso…Vaghe immagini di un bel vestito bianco, qualche foto in mezzo ai fiori, le mie amiche che sembravano tutte più belle perché avevano i capelli lunghi (due, le più trasgressive, indossavano anche delle coroncine hippy), i riti, i canti….e poi la festa!
Arrivano i cugini, gli amici, tanti regalini e a metà pomeriggio anche mia zia Ivonetta con un cesto enorme di peschine dolci ripiene di cioccolato. Sembravano vere, suggestione rosa e bianco del liquore e dei cristalli di zucchero. E come se non fosse sufficiente, decorazioni con rametti e tenere foglie di  pesco. Ci fu un’ovazione davanti a tanta dedizione e maestria. 
Tutti in casa mia se le ricordano ancora, le peschine della zia.
Questa ricetta mi riporta proprio a quei  giorni, a quei bei momenti di spensieratezza e allegria, quando  era normale credere a promesse e sogni di felicità, e un cesto di pesche di pasta frolla era talmente perfetto che anche l’impossibile era certo che sarebbe capitato. 

 
PESCHINE DOLCI

Ingredienti
(per 40 pesche circa)
1 kg farina
300 gr burro
250 gr di zucchero + una tazza per la decorazione
4 uova
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
Un po’ di latte se necessario
Liquore Alchermes
Nutella

Procedimento
Ammorbidire il burro con l’aiuto del forno a microonde, unirlo allo zucchero, montare bene. Aggiungere le uova. Mescolare per alcuni minuti e aggiungere il lievito, la vanillina e lentamente la farina. L’impasto deve risultare della consistenza necessaria per poterlo lavorare con le mani, in modo da ricavarne delle palline (tipo la pasta frolla per biscotti). Se dovesse risultare troppo duro (se non si riesce a compattare e rimane sbriciolato) aggiungere un po’ di latte, pochissimo alla volta, finchè non si raggiunge una consistenza adeguata.
Fare tante palline di circa 20g (come una noce grande), vengono circa 80 mezze peschine, e posizionarle distanziate tra loro sulla teglia con la carta da forno.  Cuocerle per circa 15 min a 170°.
Una volta ben raffreddate scavare con un cucchiaino il fondo delle mezze peschine. Unire le briciole formate a della nutella ammorbidita a bagnomaria, farcire due mezze pesche e chiuderle fra di loro in modo che la Nutella faccia da collante. Al posto della Nutella è possibile usare anche della Crema Pasticcera o della marmellata.
Immergere le pesche farcite nell’Alchermes per qualche secondo, lasciarle scolare in un piatto in modo che il liquore venga assorbito, passarle nello zucchero semolato per ricoprirle. 
Le peschine sono più buone il giorno dopo, conservarle quindi in un contenitore chiuso in modo che pian piano si ammorbidisca anche il centro.




martedì 23 aprile 2013

Torta magica alla crema


Con grande ritardo di pubblicazione, rispetto alla realizzazione, ecco la torta magica! E’ magica perchè mentre la si fa non ci si immagina che una volta cotta sia lo spettacolo che invece si materealizzerà!
La ricetta l’ho presa da Tuki de La ciliegina sulla torta, il Blog di torte per eccellenza!
Provatela e fatemi sapere!


TORTA MAGICA ALLA CREMA

Ingredienti
4 tuorli a temperatura ambiente
150 g di zucchero semolato
1 cucchiaio d'acqua
125 g di burro
115 g di farina "00"
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
un pizzico di sale
500 g di latte intero
4 albumi a temperatura ambiente montati a neve
4 gocce di aceto
Un limone grattugiato
zucchero a velo per la finitura

Procedimento
Sciogliere il burro e lasciarlo raffreddare. Scaldare il latte con all’interno la buccia del limone grattugiato e lasciarlo intiepidire mentre prenderà l’aroma del limone. Montare i tuorli con lo zucchero, aggiungere l’acqua e il burro e continuare a montare per un paio di minuti. Aggiungere la farina setacciata. Unire la vaniglia, il sale ed il latte poco alla volta passato nel colino per togliere la buccia del limone. Si ottiene così una sorta di pastella abbastanza liquida. Aggiungere gli albumi montati a neve con qualche goccia di aceto, prestando attenzione a non smontarli. Non bisogna mescolare troppo i due composti.
Versare l’impasto in uno stampo quadrato di 20cm imburrato.
Forno a 160° per 45-60 minuti, la superficie del dolce deve risultare dorata. Lasciare raffreddare per almeno 3-4 ore e cospargere con lo zucchero a velo.

venerdì 8 marzo 2013

Coraggio significa seguire il cuore

Ma se una donna non pratica regolarmente le sue libertà interirori ed esterne,la sottomissione, la passività e il tempo trascorso  in cattività offuscano i doni innati della visione, della percezione, della fiducia e di tutto ciò di cui ha bisogno per farcela.
Coraggio significa seguire il cuore (Clarissa Pinkola Estés - Donne che corrono coi lupi)



mercoledì 13 febbraio 2013

Panna Cotta

....e se avete fretta e dovete fare un dolce buonissimo? Un amico, un'amica, che è tanto che dovete vedere, e finalmente un click, ci si sente, ci si accorda e guarda caso dice: dai passo da casa tua domani ci mangiamo qualcosa insieme...anche una pizza...non stare a fare niente, l'importante è che ci raccontiamo un po'...
Ma come si fa..almeno il dolce lo voglio fare, ma quando? Non ho proprio lo spazio materiale per infilarci niente...forse riesco a riassettare la sala, ma bisogna che non entri in bagno...no in bagno dovrà andarci, allora magari non metto in ordine in cucina, vabbè però le pizze...almeno che apparecchi un po'...insomma se mi avvanzano 10 minuti....potrei fare: UN PANNA COTTA!!!!
Unico problema è avere in casa la panna fresca, ma si riesce a recuperarla in fretta, e il gioco è fatto.
E visto che domani è san Valentino, sta panna cotta magari fa miracoli, e fa sciogliere i cuori!!
Ringrazio la Duè perchè è lei la donna dalle 1000 e duè risorse che in 10 minuti me l'ha insegnata!




PANNA COTTA
Ingredienti
1 litro di panna fresca
150 gr di zucchero
1 stecca di vaniglia
4 fogli di gelatina (8 gr)
Caffè concentrato (facoltativo)
Cioccolato fuso (facoltativo)

Procendimento
Ammollare nell'acqua fredda la gelatina. Mettere a scaldare la panna con lo zucchero e la stecca di vaniglia incisa, quando arriva al bollore spegnere e sciogliere la gelatina strizzata nella panna. Se si vuole aggiungere anche il caffè. Togliere la bacca di vaniglia e aspettare che si raffreddi. Mettere in frigorifero per 3 ore.
Servire ricoprendo con un po' di cioccolato fuso (o una riduzione di frutti di bosco se non si è messo il caffè).


lunedì 11 febbraio 2013

Che cucinata!! -Focaccia dolce con prugne e salvia-

Che meraviglia ieri pomeriggio!!! Incollata come una bimba davanti alla vetrina di gioccatoli....i giocattoli erano uova, farina, uvetta zibibbo, burro, salvia, zucchero, carote, mandorle, carciofi, lievito madre...e poi ancora Campari, prosecco, culatello....Il giocattolaio in questione è Cesare Maretti! Nel suo ristorante a Bologna, pomeriggio all'insegna dell'arte di cucinare e dell'inventare e accostare ingredienti che non diresti mai che possano stare bene insieme..tipo metteresti a cuocere i carciofi con lo zucchero?!
Un pomeriggio passato a chiacchierare, imparare, cucinare, assaggiare, ridere e ancora assaggiare! La cosa più bella è che tutto quello che ha fatto, o meglio creato, è ripetibile anche nella mia ciotola di vetro (hi hi!!), con la mia frusta ikea, e infornabile nel mio forno della mutua (forno normale...per fortuna ha detto che anche lui ne possiede uno a casa!).
COMUNQUE oggi non ho resistito è ho iniziato a produrre...pinza? torta? ciambella? Non so cosa sia... so che è buona! E' tipo una focaccia dolce con prugne secche e....tadaaaaaaaaaa SALVIA fresca, fresca in tutti i sensi perchè presa dal balcone sotto 10 cm di neve...sante erbe officinali che crescete e vi rinforzate sotto il sole in estate per essere usate l'11 febbraio!! Colgo l'occasione per ringraziare anche fratel rosmarino e il cugino timo per le ottime performance delle ultime mangiatine!



FOCACCIA DOLCE CON PRUGNE SECCHE E SALVIA
Ingredienti:
250 gr di farina
100 gr di zucchero
120 gr di burro
3 uova
5 cl di latte
100 gr di prugne secche sminuzzate
3-4 foglie di salvia fresca e tagliata finemente

Procedimento
Unire lo zucchero con il burro, poi le uova, infine la farina e il latte. Aggiungere le prugne e la salvia. Attenzione non è un errore, il lievito non ci va!!
Mettere il composto, non è liquido, è abbastanza denso in una teglia con la carta da forno, formando uno spessore di circa 2-3 cm. Ricoprire con una spolveratina di zucchero semolato, informare a  200° per 20 minuti.

giovedì 31 gennaio 2013

Brioche Siciliane

Ma che bontà le brioche siciliane, quelle che sanno di burro e sole, quelle che hanno quel sapore che fa proprio brioche....da mangiare da sole, inzupparle nel latte e caffè riempirle di nutella...e se fossimo in estate anche con il gelato o la granita!!
Ecco la mia ricetta, provata, cambiata, migliorata e alla fine confermata: questa è la migliore combinazione. Sono ottime appena fatte, il giorno dopo purtroppo perdono un po' di morbidezza, ma bastano 8-10 secondi nel micronde e ritornano fantastiche.
La foto con la Barbie è un omaggio alla mia amichetta Irene!

BRIOCHE SICILIANE
Ingredienti:
170 gr burro
mezzo cubetto di lievito di birra
250 ml di latte fresco
500 gr di farina manitoba
60 gr di zucchero semolato
1 uovo
un pizzico di sale
scorza di arancia o limone grattugiato
1 tuorlo per spennellare

Procedimento
Sciogliere il lievito nel latte tiepido. Unire anche l'uovo. Aggiungere lo zucchero, la scorza grattugiata, il pizzico di sale, lentamente anche la farina e il burro ammorbidito tagliato a pezzetti.
Lavorare l'impasto per 5-10 minuti finchè non sarà liscio e omogeneo. Fare lievitare per almeno 1 ora e mezza in un posto caldo. Trascorso questo tempo lavorare appena l'impasto, quanto basta per ricavarne delle palline da 50 o 60 grammi (è importante che siano grandi uguali per non avere problemi nella cottura). Creare anche delle piccole palline molto più piccole che serviranno da guarnizione finale. Riporre il tutto in una teglia da forno e fare lievitare per un'altra ora e mezza. Quando le brioche risulteranno gonfie e tonde, spennellarle con il tuorlo e attaccare in cima le palline più piccole (anch'esse spennellate di uovo).
Fare cuocere a forno caldo a 180°-200° per 15 minuti.
Se si vuole si possono anche spolverare di zucchero a velo quando ancora sono calde!


domenica 13 gennaio 2013

Stella cometa

Solo poche parole e qualche foto per inaugurare il 2013 nei migliori dei modi:
"la mia gioia mi costa sudore...
...di ogni viaggio lontano da te sei la meta
io re magio tu stella cometa..io re magio tu stella cometa"

Lorenzo Jovanotti