mercoledì 29 giugno 2011

Torta Caprese

L’altra sera io e la mia amica Laura avevamo un appuntamento importantissimo: sessione di massaggio ayurvedico (che con grande goduria dovevo “subire”), cena e torta fatta da me, il tutto condito con chiacchiere su ogni genere di argomento, confidenze, dichiarazioni di intenti per il futuro e riflessioni sul passato.
Per me era una serata molto importante perché rappresentava la chiusura di un ciclo, aperto 4 anni fa neanche a farlo a posta con un massaggio e che in quella sera vedeva la crescita e lo sviluppo di un’amicizia vera e solida perché cresciute ed evolute siamo noi due!!



La torta per la cena dovevo portarla io, e conoscendo Laura la scelta su quale torta fare è stata facile: una al cioccolato!! Ho scelto di fare la torta Caprese direttamente dalla ricetta di Salvatore De Riso, e nonostante l’assenza della bilancia per pesare gli ingredienti, il risultato è stato direi mooolto buono!!



TORTA CAPRESE

Ingredienti
100g di burro morbido
85g di zucchero a velo
2 uova
35g di zucchero semolato
15g di cacao amaro in polvere
4g di lievito in polvere
125g di mandorle sgusciate e tostate (io ho usato direttamente la farina di mandorle)
25g di fecola di patate
100g di cioccolato fondente al 55%

Procedimento
Sminuzzare finemente il cioccolato fondente e le mandorle. Unire la fecola e il lievito.
A parte montare il burro con lo zucchero a velo e unire i tuorli uno per volta. Amalgamare con la miscela di polveri preparata. Montare a neve gli albumi con lo zucchero e unirli al composto con delicatezza. Versare il composto in uno stampo da 22cm imburrato e infarinato con la fecola. Infornare a 160° per 45 minuti



giovedì 23 giugno 2011

E' la prima volta??

Con un po' di timore ho deciso che sarei andata a fare una lezione di prova in una super palestra molto "In". Nel volantino pubblicitario facevano bella mostra definizioni degne dell'accademia della crusca, ma anche dei tempi migliori di Wanna Marchi: Boot Camp (allenati come i marines), Fat burn (allena il cuore aumenta il matabolismo bruci i grassi), Savate (allenati con una della più rinnomate discipline sportive da combattimento), Power punp (scolpisci la muscolatura con l'aiuto del bilancere e dei pesetti).
Un po' disorientata mi sono lanciata su un classico GAG (gambe addominali glutei) sicura che mi sarei distrutta ma che tuttosommato forse era alla mia portata...anche l'orario mi tranquilizzava dalle 10 alle 11 del venerdì mattino, probabilmente ci sarebbe stata poca gente...
Arrivo, entro nello spogliatoio pronta ad indossare i miei calzoncini Decathlon e canottiera carina ma pur sempre comprata su qualche bancarella (non avrò esagerato?). Iniziano arrivare un sacco di donne, anche un po' attempate, copie di Samantha di Sex in the city, senza offesa per Samantha, che sembrano appena uscite da una sfilata di Just Cavalli: bionde, panterate, perizomate, botulinate, abbronzate e profumatissime. Si cambiano mettendosi completini all'ultima moda rigorosamente neri, ma lasciandosi tutti i gioiellini brillantini Dodo-Pomellato..."perchè sì questi sono quelli da tutti i giorni, comprati per l'estate..."
Penso, iniziamo bene...forse il classico GAG è per tardone che non si sentono tali, dovevo andare a fare quello dei Marines!! Entriamo in palestra e tutte prendono uno step e lo posizionano....ma poi ne prendono un
altro e poi un altro ancora... TRE STEP uno sopra l'altro??????????? Ma siete matte??? poi mi guardano e con aria compassionevole mi rivolgono un "è la prima volta?" "eh, sì..." "ah, allora vacci piano, magari il bilancere prendilo piccolo" BILANCERE??????? Ma non ero venuta a fare un semplice GAG, flessioni e piegamenti??????? Voglio andare a Yogaaaaaaaaaa!!!

Spirit yoga  Berlino http://spirityoga.de/



Mi accompagnano nella stanza delle torture piena di pesetti, bastoni, palle pesantissime, loro si formano il loro bilancere personale da 5kg+5kg+1,5kg(per il bastone), a me pareva già complicato fare degli affondi tenendo le mani sui fianchi...
La lezione inizia...ci volevano anche i tappi per le orecchie in realtà....musica a palla, insegnante che sembra un uomo, incazzata come una pantera che urla (e non sto scherzando) "giù quel culo" mentre saltellando sorridendo andando a ritmo e con più energia cerco di andare su e giù dal mio misero step ad un piano solo, pensando "muoio". La lezione continua tra Lady Gaga e altre hit del momento con bottigliette di vari integratori (di sicuro con qualche droga energizzante sciolta dentro!) che compaiono e idratano le atlete che sembrano assolutamente godere nel sentirsi dire "la vogliamo eliminare quella cellulite?"
NOOOOOO, ma è tutto quest'anno che ragiono su Noemi che canta "la mia cellulite e le mie nuove consapevolezze" e sull'innopportunità e il coraggio di aver messo una parola come cellulite in una canzone!!!
La lezione è quasi al termine, tanto per pulirsi la coscienza ci sono 5 minuti di stretching (che scoprirò i giorni successevi essere stati assolutamente inutili...). Nello spogliatoio mi chiedono "allora, come è andata? ti sei divertita?" "tantissimo mi iscriverò sicuramente!"

domenica 5 giugno 2011

Crostata di pesche

Liscia e impalpabile la farina
granuloso, ma sottile lo zucchero.

Penetrante e sicuro il burro,
estiva e fresca la marmellata di pesche.

Scricchiolio familiare l'uovo sul bordo,
rotonda e giocosa l'acqua che bolle

Ambrata e profonda la pozione ristoratrice,
genuina e invitante l'icona dei golosi

Avvolgente e generoso, morbida e rotonda
il te e la crostata.

Fare una torta, anche la più semplice, e poi mangiarla accompagnandola con un buon te è un atto per me rigenerativo, sollecita tutti i cinque sensi! Le foto (grazie Barbara) e le suggestioni provano a raccontare questi momenti, almeno come li sento io.
La ricetta è semplice, ma con qualche personalizzazione il risultato è una crostata di pesche semplicemente perfetta! Increduli?! Sperimentate!

Con questa ricetta partecipo al contest de La ciliegina sulla torta
 http://www.cilieginasullatorta.it/2011/05/e-sempre-lora-del-te.html





Liscia e impalpabile la farina...

...estiva e fresca la marmellata di pesche...


Scricchiolio familiare l'uovo sul bordo...

Ambrata e profonda la pozione ristoratrice...













                                                                                 
...genuina e invitante l'icona dei golosi...













 
Avvolgente e generoso, morbida e rotonda:
il te e la crostata




Crostata di pesche
200 gr di farina
60 gr di burro morbido
1 uovo
70 gr di zucchero
1/2 bustina di lievito da dolci
una punta di cucchiaino di cannella
2 cucchiai rasi di mandorle grattugiate
6 amaretti
350 gr di marmellata di pesche

Sbattere lo zucchero con l'uovo finchè non diventa schiumoso, aggiungere il burro ammorbidito e continuare a mescolare. Unire metà della la farina setacciata, la cannella, il lievito, le mandorle grattugiate ed infine l'altra metà di farina. Impastare con le punta delle dita e lasciare riposare in frigorifero 20 minuti.
Stendere 3/4 della pasta in una tortiera imburrata e infarinata da 26 cm di diametro, creando un po' di bordo nel perimetro. Ricoprire con gli amaretti sbriciolati e con la marmellata di pesche. Creare delle striscioline con la pasta avanzata tagliandole con la rotella e sistemarle sulla torta facendo dei rombi.
Cuocere nel forno già caldo a 180° per 15 minuti.